La produzione di Nocciola in Calabria

Il Gruppo Ferrero ha lanciato il “Progetto Nocciola Italia” un piano di sviluppo rurale per la Calabria. Il progetto riguarda la produzione di nocciola di qualità in tutta Italia attraverso la rete di impresa Calabria in Guscio

Entra nel Business del Gruppo Ferrero

Se sei un proprietario terriero, hai l’opportunità di far crescere il tuo business con un piano di sviluppo rurale in Calabria. Aderendo alla nostra rete di impresa e convertendo il tuo terreno per la produzione di nocciola, il Gruppo Ferrero garantisce l’acquisto del prodotto.

Invia i tuoi dati per ricevere informazioni

Il "Progetto Nocciola Italia" del Gruppo Ferrero

Il gruppo Ferrero ha lanciato il “Progetto Nocciola Italia” che ha l’obiettivo di produrre una nocciola di qualità, creando una filiera sostenibile, tutta italiana, a supporto dell’intero comparto agricolo. “Progetto Nocciola Italia” è un progetto di filiera che si vuole dare un’ opportunità di riconversione e valorizzazione di ampie superfici del territorio italiano e diventare uno strumento di sviluppo economico, sociale e sostenibile. L’Italia, è il secondo produttore mondiale di nocciole, con ottime prospettive di crescita, grazie ad un territorio particolarmente vocato alla coltivazione di un prodotto di qualità. Il progetto è promosso da Ferrero Halzelnut Company, la divisione interna del Gruppo Ferrero interamente dedicata alla nocciola e mira a sviluppare una produzione corilicola 100% italiana, attraverso la creazione di un sistema di sviluppo territoriale, condiviso con gli attori della filiera, a sostegno degli imprenditori agricoli. L’obiettivo di Ferrero Italia è quello di realizzare 20.000 ettari di nuovi noccioleti entro il 2025, (+30% circa dell’attuale superficie).
Attraverso il modello di crescita del Progetto Nocciola Italia, si intendono creare le condizioni per una concreta opportunità di riconversione e valorizzazione di ampie superfici del nostro territorio. Il progetto si articola su alcuni principi cardine: valorizzazione vivaistica; fondamentale per costituire nuovi frutteti con le opportune garanzie fitosanitarie e di futura redditività; qualificazione dei terreni, per produrre mappe di vocazionalità in accordo con gli organismi regionali proprietari dei dati di base ed  individuare così i migliori areali da destinare a questa nuova filiera; tracciabilità e sostenibilità, caratteristiche fondamentali per la valorizzazione delle produzioni di una agricoltura che guarda al futuro; accordo di filiera, per sostenere il progetto mediante
un impegno all’acquisto delle produzioni nel lungo periodo. Ferrero Hazelnut Company mette a disposizione di tutta la filiera il proprio Know How, basato su una lunga tradizione e conoscenza del settore corilicolo.

Un'opportunità per la Calabria

Il nocciolo rappresenta un’opportunità di investimento importante per il territorio calabrese, mettendo in piedi filiere organizzate, tracciabili e sostenibili, perché l’industria dolciaria genera una forte richiesta di nocciole e la domanda mondiale è in continua crescita. Nei prossimi 10 anni, infatti, si prevede il raddoppio del fabbisogno industriale e, al pari, cresce anche la domanda di nocciole di qualità.

La Calabria può cogliere questa opportunità perché esistono le condizioni climatiche e ambientali adatte alla coltivazione del nocciolo ed in molte aree interne, inoltre, i terreni sono inutilizzati, parzialmente utilizzati e spesso con coluture poco redditizie. Il nocciolo può diventare un’opportunità,
in considerazione della buona redditività di lungo periodo rispetto ad altre colture (es. seminativi).

La Rete di Impresa Calabria in Guscio mette a diposizione di tutti, la possibilità di effettuare  un’analisi preliminare dell’areale dei terreni potenzialmente adattati alla coltivazione CORILICOLA.
È il primo passo da effettuare nel caso si abbia l’intenzione di destinare dei terreni alla produzione di nocciole.

L’impianto di Nocciolo

L’impianto di un nuovo noccioleto è un’operazione alla quale va prestata particolare attenzione in quanto, in questa fase, si compiono scelte che potrebbero condizionare inevitabilmente l’intero ciclo produttivo nonché economico del nostro noccioleto. La scarsa produzione di alcuni noccioleti, le malattie ad esempio dell’apparato radicale, l’alta percentuale di fallanza delle piante sono la diretta conseguenza di lavori d’impianto realizzati in modo approssimativo, senza un’adeguata conoscenza e preparazione tecnica.
Chi aderisce alla Rete di Impresa Calabria in Guscio e intende realizzare un impianto di nocciole, sottoscrive il contratto ventennale Ferrero e deve attenersi a un disciplinare colturale che detta tutte le prescrizioni da ottemperare al fine di ottenere un prodotto di qualità Ferrero.

Un contratto di acquisto a lungo termine

L’elemento fondante e di garanzia del progetto è sicuramente l’accordo quadro di filiera con gli imprenditori, un contratto di 20 anni dove la Ferrero si impegna ad acquistare almeno il 75% della produzione. Ferrero non sottoscrive accordi con singoli operatori, ma esclusivamente con organizzazioni di produttori (OP, cooperative, reti di impresa, ecc) che abbiano al loro attivo almeno 100 ettari impiantati e che si dotino nei cinque anni successivi alla stipula del contratto di almeno 500 ettari di nuovi noccioleti. Oltre alla garanzia d’acquisto del prodotto, per almeno il 75%, (il 25% lo può acquistare lo stesso la Ferrero ma a condizioni di mercato extra contratto) Ferrero offre know how, con formazione ed eventi divulgativi e un software di gestione per monitorare: dati ambientali, tecniche di coltura ,gestione dell’impianto, gestione della raccolta e postraccolta. Un elemento essenziale dell’accordo è il prezzo minimo garantito. Se il prezzo di mercato
dovesse crollare, Ferrero garantisce comunque un prezzo minimo d’acquisto per tutta la durata del contratto.

Gestione dell'impianto

L’impianto di un nuovo noccioleto è un’operazione alla quale va prestata particolare attenzione in quanto, in questa fase, si compiono scelte che potrebbero condizionare inevitabilmente l’intero ciclo produttivo nonché economico del nostro noccioleto. La scarsa produzione di alcuni noccioleti, le malattie ad esempio dell’apparato radicale, l’alta percentuale di fallanza delle piante sono la diretta conseguenza di lavori d’impianto realizzati in modo approssimativo, senza un’adeguata conoscenza e preparazione tecnica.
Chi aderisce alla Rete di Impresa Calabria in Guscio e intende realizzare un impianto di nocciole, sottoscrive il contratto ventennale Ferrero e deve attenersi a un disciplinare colturale che detta tutte le prescrizioni da ottemperare al fine di ottenere un prodotto di qualità Ferrero.

L’impianto di irrigazione

L’irrigazione è una delle pratiche colturali di recente diffusione sul nocciolo, che ha interessato inizialmente i giovani impianti nelle zone con minor disponibilità idrica, stendendosi poi ad impianti in produzione e a zone di coltivazione più vocate. Il nocciolo è sensibile alla carenza idrica e, in particolari condizioni climatiche, l’irrigazione diventa l’unico sistema per la sopravvivenza degli impianti. La subirrigazione è una tecnica di irrigazione localizzata, che prevede la distribuzione a goccia con ali gocciolanti ad alta uniformità, interrate alla profondità di 40-50 cm a livello delle radici. Ciò permette una riduzione dei consumi e una maggior uniformità nella distribuzione dell’acqua, non creando ostacolo alle operazioni colturali sul terreno e tra le file (lavorazioni, raccolta meccanica ecc.). Un utilizzo razionale dell’irrigazione parte da una esatta individuazione dei fabbisogni idrici del nocciolo, rispondenti alle reali esigenze della pianta, evitando inutili sprechi di acqua, garantendo produttività e qualità del prodotto.

impianto-di-irrigazione-del-nocciolo

Raccolta / Post Raccolta ed Essiccamento

Le nocciole vengono raccolte nelle zone più precoci, dal 10 di agosto in avanti, quando il prodotto è caduto a terra, in uno o più passaggi, utilizzando macchine trainate, portate o semoventi. Queste macchine permettono, con poca manodopera, una rapida raccolta delle nocciole dal terreno. Il  periodo di raccolta deve essere più breve possibile, in modo da evitare che le nocciole cadute sul terreno, possano subire alterazioni che ne comprometterebbero la  commercializzazione. Le nocciole, una volta raccolte, vengono passate in apposti pulitori che, tramite flussi d’aria, separano il frutto dalle eventuali pietre, dalla terra, dalle foglie e dai rametti. Le nocciole, così pulite, possono passare alla fase di essiccazione con macchinari che effettuano una essiccazione “forzata”, tramite l’utilizzo di aria calda a 45 gradi e il movimento continuo delle nocciole, sia nella fase di riscaldamento, sia in quella di raffreddamento.

Agroforesty

L’investimento nel nocciolo, ha un arco temporale di attesa per la raccolta, che va dai 4 ai 5 anni e questo rappresenta un deficit dell’investimento perché nel frattempo bisogna sostenere delle spese che sono quelle relative alla gestione dell’impianto. Una soluzione può  essere la possibilità di ottenere dei finanziamenti da  istituiti convenzionati con preammortamento fino a cinque anni, il secondo è rappresentata dall’agroforestry, una soluzione agricola che consente di effettuare più colture sullo steso terreno, e tra le file dell’impianto. Per definizione l’Agroforestry è un sistema agricolo promiscuo, con combinazione di alberi e arbusti, gestiti con coltura agraria e/o con attività zootecnica nell’appezzamento aziendale tra le file. I sistemi agroforestali che coinvolgono più colture e l’integrazione di queste con l’allevamento rappresentano un’opportunità per ottenere vantaggi economici e ambientali, sfruttando le interazioni positive tra più specie. Consociare animali e alberi da reddito, permette di fare economie di scala aumentando la produttività, non intensificando le singole coltivazioni ma sfruttando le interazioni positive tra specie animali e vegetali, valorizzando allo stesso tempo la qualità e tipicità delle produzioni. Sono presenti differenti esempi di integrazioni con l’allevamento come i vigneti e uliveti con le greggi o le oche, gli uliveti con le ovaiole o i polli da carne, oppure i querceti con il suino nero. Il progetto si occupa principalmente della diffusione
e dello studio sulla coltura del nocciolo su tutto il territorio regionale, favorendo assistenza ai nuovi coltivatori in termini di analisi e lavorazioni del terreno, scelta della varietà da impiantare e tecnologie di impianto, concimazione e potatura. In base ai sesti di impianto e ai tempi di produzione si prevedono consociazioni tra corileti e altre colture compatibili quali ad esempio: aglio – lenticchie rosse – patata di montagna.

Invia una richiesta

Seguici su : Facebook e Instagram