La tutela dell’ambiente, i progressi della digitalizzazione, la globalizzazione, impongono continui investimenti in innovazione. Tra gli strumenti economici contrattuali orientati all’accrescimento dell’innovazione e, conseguentemente, della capacità di sviluppo e della competitività, l’attenzione ricade sui contratti di filiera.
Con il termine filiera, infatti, si intende l’insieme delle fasi che concorrono alla produzione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto agroalimentare. Per esempio la filiera del nocciolo, di nostro interesse, è costituita dalla coltivazione, dall’allevamento, dalla produzione e successiva raccolta, dalla prima lavorazione/selezione, essiccazione e, infine, dalla commercializzazione.

Per contratto di filiera, quindi, si intende il rapporto tra i soggetti della filiera agroalimentare, che hanno sottoscritto un Accordo di filiera, e il Mipaaf, al fine di realizzare un programma di investimenti.
L’accordo individua il soggetto proponente, che assume il ruolo di referente nei confronti del Mipaaf circa l’esecuzione del programma, gli obiettivi, le azioni, i tempi di realizzazione, i risultati e gli obblighi reciproci dei soggetti beneficiari cioè delle imprese ammesse alle agevolazioni.
Il programma deve partire dalla produzione agricola e svilupparsi nei diversi segmenti della filiera in un ambito territoriale multiregionale.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto capitale, pari al 40% dal Ministero più l’eventuale 10% dalle Regioni coinvolte, e da un finanziamento fino al 100% delle spese ammissibili. A tali agevolazioni deve essere associato un finanziamento bancario e sono concesse alle imprese economicamente e finanziariamente sane. Il tasso di interesse previsto è dello 0,50% e la durata del finanziamento ha un valore minimo di 4 anni e massimo di 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del Progetto e, comunque, non superiore a 4 anni.
Beneficiari delle agevolazioni del contratto di filiera:
- le imprese come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le società cooperative e loro consorzi, nonché le imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo ed agroalimentare;
- le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente.
Investimenti ammissibili:
- Investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
- Investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli;
- Partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti agricoli;
- Attività di promozione la campagna deve essere incentrata su prodotti coperti dai regimi di qualità o deve essere di carattere generico e a vantaggio di tutti i produttori del tipo di prodotto in questione;
- Ricerca e allo sviluppo nel settore agricolo.
Sono ammessi investimenti con un importo minimo complessivo per singola impresa non inferiore a € 100.000,00 che comprende un impianto di nocciolo di min ha 8/10, completo di analisi, progettazione, piantumazione, piante certificate, impianto di irrigazione, recinzione, captazione acqua e le attrezzature necessarie per la conduzione.
Chiunque fosse interessato può contattarci entro il 30 agosto attraverso il nostro format presente sul sito oppure inviando una mail a info@calabriainguscio.it
Siamo a Vostra disposizione!